Il Romanico

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L’arte romanica è una importante fase della produzione artistica europea sviluppatasi intorno al 1000 e diffusa in tutti i paesi dell’Europa occidentale fino all’inizio del 13° secolo, quando fu soppiantata dall’arte gotica. Il termine ‘romanico’ fu utilizzato per la prima volta nel 1818 dall’archeologo francese Charles de Gerville, e collega l’arte di questo fase del Medioevo alla nascita, nello stesso periodo, delle lingue dette ‘romanze’ e derivate dal Latino ereditato dall’antica Roma, come l’Italiano e i suoi dialetti, il Francese, lo Spagnolo, il Portoghese, il Provenzale e il Catalano.

Il riferimento alle realizzazioni artistiche romane dell’Età Classica è particolarmente calzante per quanto riguarda l’architettura, per la ripresa su scala monumentale nel periodo romanico di alcuni elementi caratteristici della tecnica edilizia dell’antica Roma, in parte usate anche nell’arte bizantina e carolingia dal V al X secolo, come l’arco a tutto sesto, le volte a botte e a crociera, l’uso della colonna e del pilastro.

Lo sviluppo del Romanico si situa in un periodo di ripresa economica estesa a tutti i campi, dall’agricoltura alle tecniche artigianali, che creò le condizioni in Europa dopo l’anno 1000 per una vivace fase di rinnovamento architettonico ed artistico, incentrato, per la prima volta dopo l’Età Classica, sulle città. Grandi e piccoli centri urbani si dotarono di costruzioni religiose e civili innalzate nel nuovo stile, come pure le abbazie situate perlopiù al di fuori delle città.

Le regioni in cui il nuovo stile raggiunse i vertici dello sviluppo tecnico e i più notevoli risultati estetici furono la valle del Reno in Germania, molte regioni della Francia, l’Italia padana, la Toscana, le zone costiere dell’Italia meridionale, ma costruzioni romaniche si possono trovare anche nel resto d’Europa, dalla Svezia alla Spagna e dall’Inghilterra all’Ungheria. Il Romanico ha acquisito nelle diverse aree caratteristiche stilistiche differenti, spesso coincidenti con le singole regioni geografiche.

Le costruzioni romaniche erano caratterizzate da strutture dotate di colonnati con arcate ed aperture a tutto sesto, ed erano decorate da sculture a bassorilievo situate soprattutto sui portali e su alcuni elementi strutturali come architravi e capitelli. Inoltre si assiste alla presenza, nelle chiese, di elementi scolpiti di dimensioni monumentali a uso liturgico, come i cibori sopra gli altari, i pulpiti per le letture e la predicazione e i fonti battesimali. Le pareti furono spesso ornate da pitture murali e i pavimenti e i rivestimenti di alcuni ambienti, in alcuni casi, da mosaici. Lo stile romanico fu anche applicato a costruzioni civili, come ponti, porte, palazzi e castelli.

Il Romanico costituisce una forma d’arte di diffusione generale nell’ambito culturale europeo, oltre i confini dei singoli stati e le divisioni fisiche costituite da mari e catene montuose, e rappresenta il primo caso di uno stile architettonico ed artistico liberamente adottato da persone di cultura, lingua ed etnia diversa indipendentemente da condizionamenti politici. Rappresenta per ciò uno degli elementi comuni presenti nelle radici di tutte le culture occidentali.