Il Romanico Pisano

Italy_diffusion_Pisan-Romanesque1

Lo stile architettonico ed artistico conosciuto come “Romanico Pisano” rappresenta lo sviluppo estetico locale che l’arte romanica ha raggiunto a Pisa, in Toscana occidentale e nei territori influenzati politicamente dalla città, come le isole di Corsica e di Sardegna. Esso si venne a costituire gradualmente nel corso dell’XI secolo per mostrarsi già maturo al momento della costruzione della Cattedrale di Pisa, avvenuta a partire dal 1064.

Sebbene il nuovo stile abbia iniziato subito a diffondersi anche fuori da Pisa, il periodo di maggior fulgore del Romanico Pisano fu il XII secolo, quando una dopo l’altra sorsero nella città e nel suo territorio numerose chiese e altre costruzioni che rappresentano le varie fasi del Romanico Pisano maturo. Anche nel XIII secolo il Romanico Pisano continuò la sua parabola, in particolare a Lucca e in altre città toscane, fino ad accogliere elementi decorativi dello stile gotico a partire dalla metà di quel secolo.

La diffusione di questo stile fu resa possibile dall’importanza e dal prestigio raggiunto a livello politico e militare dalla città di Pisa. Essa era una potente repubblica marinara, il cui ruolo di supremazia su parte del mare Mediterraneo ha consentito ai Pisani di stabilire relazioni commerciali e culturali con molte città e popolazioni che si affacciavano su quel bacino, dalle isole di Majorca e di Sicilia a Costantinopoli e alla Palestina, agli stati islamici sulle coste dell’Africa settentrionale.

Le principali caratteristiche di questo stile sono quella di rievocare l’architettura della tarda Antichità romana, come le prime basiliche cristiane di Roma costruite sotto l’imperatore Costantino, e di utilizzare numerosi elementi dell’architettura romana e bizantina dando vita a nuove e armoniose composizioni. 

Imponenti colonnati in marmo o in granito con capitelli a motivi vegetali sorreggono queste strutture con serie di archi a pieno centro. Le costruzioni terminano con grandi absidi semicircolari e sono coperte da un tetto ligneo su capriate.

Le pareti e gli altri elementi strutturali sono realizzati utilizzando le pietre locali, come il tufo, il Verrucano e soprattutto i marmi bianchi e grigi presenti sui Monti Pisani, a brevissima distanza dalla città. In altre zone della Toscana si utilizzarono altri materiali come i marmi bianchi di Carrara, il marmo verde di Prato, il travertino di Siena o il granito delle isole d’Elba, di Corsica e di Sardegna. La scelta di pietre differenti utilizzate a contrasto cromatico sia nelle strutture sia nelle decorazioni è una caratteristica che rende facilmente riconoscibile questo stile.

Nelle decorazioni si trovano spesso presenti tarsie di marmi di colore differente, a motivi geometrici e a volte anche zoomorfi, che costituiscono gli elementi più tipici del Romanico Pisano. Esse trovano posto intorno alle arcate cieche a più ordini che ornano le pareti esterne di queste costruzioni e che rappresentano il principale elemento ricorrente di questo stile.

A volte, si trovano cornici e capitelli recanti motivi figurati, soprattutto piccoli animali di valore simbolico e, più raramente, scene figurate con storie ricavate dalla Bibbia o dalla vita di santi.